Tremare nel vento

Foglie sui marciapiedi. Lampioni e giochi di luce con le secche figlie del tempo. C'è un sacco di scricchiolio per le strade poco calpestate: il Branco si muove.
In cima Dama, fa strada al resto dei balordi. Mugugnano di freddo o si spintonano per gioco. 
L'Orso giochicchia con un ramoscello sradicato. Lo chiamano l'orso perchè grosso grosso e silenzioso. Quando c'è da menare da l'impressione di  il fatto suo, ma nessuno di loro lo hai mai visto alzare un dito. Gli altri branchi non li infastidiscono fondamentalmente per paura dell'Orso.
Quello di cui dovrebbero veramente avere paura è Drago.
Kil striscia i piedi imbacuccato come un eschimese. Da sotto il cappuccio di pelliccia escono nuvolette di vapore; con la coda cancella le orme, per questo viene per ultimo.

Non mi va tanto di star fuori con questo freddo, ma con i ragazzi è piacevole. Dama e Drago fanno sempre gli stupidi e fanno ridere tutti: li adoro.
-Raga dai, chi se la fa a gara con me?-
-Ohohoh! il Lupo vuole correre? Guarda che ci perdi Kil...non mi sfidare...-
Metto la pelliccia e mi tuffo nel vento. Drago è già alle calcagna.

Taglio di colpo, prendo un vicoletto ossuto e ne riemergo impolverato: mi scotolo durante la corsa e tiro dritto per l'autostrada. Le macchine mi vedono solo di striscio, quasi volo rispetto le loro ruotine di gomma. Prendo la prima uscita che mi capita e scavalco per una vigna. La terra bagnata mi rallenta un pelo, decido di risalire il muretto di sassi. Occhei basta ora acceleriamo e le luci sifondonoinunlampoBAM. Trovata. In macchina verso Capomulini. Sssono troppo sssilenziosssooo non mi può vedere...accosta davanti un complesso di casupole, fa scendere la ragazza, solite raccomandazioni. Sta per ripartire, eh no!
Le lecco-bacio la guancia e scappo via. So che in quell'auto ha già capito e sorride. ViaViaVia. Veloce. Mai lontano.

Mmm...buon sapore di gelsomino.