Un matto vicino al confine, un vecchio rifugiato sentimentale. Io sono colui che aspetta la fine. Granello in un oceano di sale. trigpim

mercoledì 4 aprile 2012

Triturare il Kaneklin

Signor Cesare Kaneklin? Mi senti? Ma cosa cazzarola stavi pensando mentre scrivevi il gruppo in teoria e in pratica? ma ti sembra modo di suddividere un libro? Ma che mi significa un capitolo sette lungo metà del totale delle pagine?
Ma chi ti ha insegnato a scrivere? Ma un nome ai paragrafetti?
Ora tu mi mandi un e-mail e mi spieghi esattamente cosa volevi scrivere da pg 193 a 208. Ti venissero i crampi ai mignoli del piede sinistro Cesare.
Ora ti spiego come si scrive un libro, così la prossima volta che devo studiarne uno tuo non mi metto le mani ai capelli.
 1. Avere chiari i propri obiettivi: di cosa parla questo libro Cesare? Io l'ho dimenticato. Il tuo lunghissimo capitolo 7 mi ha totalmente svuotato la mente e abbassato il Q.I. di almeno 2 punti.
2. Tenere in considerazione l'aspetto pratico: un fantasy è fatto per alleviare le serate invernali sotto le coperte, il tuo libro tecnicamente dovrebbe servire a...a cosa? a insegnare? ma te lo sei letto il tuo libro?
3. Rispetto per il lettore: io non lo sto leggendo per il piacere Cesarello, lo sto leggendo perchè devo darmi gruppi sociali e perchè, magari, potrei imparare qualcosa nel frattempo.

Ora passiamo a delle regole pratiche:
a. Suddivisione in paragrafetti con brevi titoli a lato: dato che il tuo è un libro volto all'apprendimento dovrebbe come minimo essere chiaro e leggibile.
b. Elenchi numerati: utili per fare risaltare i concetti e facilitare la memorizzazione.
c. Utilizzo del grassetto: idem sopra.
d. Capacità di sintesi: non bisogna necessariamente occupare decinaia di pagine con continue ripetizioni pompose. Basta che lo dici una volta solo. Basta il succo Cesare. IL SUCCO.

Ora, aldilà della mia rabbia, chiunque legga quest'articolo deve sapere che, qualunque tipo di libro voglia scrivere, può essere un bel libro solo se è creato con amore e con un perchè.
Mi spiego meglio: devi scrivere una poesia tragica/macabra/putrida? Bene, riversagli tutto ciò e avrai raggiunto l'obiettivo di creare una poesia che trasmetta tragicità, putridume e tristezza; se invece devi scrivere un libro di psicologia (a maggior ragione) devi tenere in considerazione che qualcuno lo leggerà per cavarci fuori qualcosa, non per provare noia.

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