Un matto vicino al confine, un vecchio rifugiato sentimentale. Io sono colui che aspetta la fine. Granello in un oceano di sale. trigpim

domenica 28 aprile 2013

I fantasmi non esistono.

I peli elettrostatici, lo stomaco in subbuglio.
La bile, quella che ti divora, gatti canaglie sulla finestra,
non tremo, tremo se mi cade a quell'ora.

Negazione per via dei soliti trucchi, rabbia e odio e chi ne ha più ne metta. Mi ha fatto scrivere quel punto, il ricordo di quel punto e quel mio tornare indietro suonando sempre più campane, aprendo tutti i cancelli.
I morti hanno fin troppe cose da dire, cose che non dovrebbero mai essere ascoltate.

Ascoltami bene: sparisci.

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